Errore Imprevisto
Mi è capitata una cosa strana. Credevo di averle viste tutte sui vari computer, Mac, Linux e Windows XP, però questa le supera di gran lunga. State a sentire.
Dunque, mi trovo su un computer di un Istituto Tecnico Industriale dove sto tenendo alcuni corsi, in particolare sugli argomenti hi-tech che sembrano essere più di moda nella scuola oggi: "Learning Object" e "siti web accessibili".
Accendo il computer (Windows XP naturalmente) e subito dopo l'avvio, quando tutto sembrava a posto e stavo per aprire il mio bel PowerPoint per iniziare la lezione, sul desktop appare il seguente messaggio:
Sono rimasto per lunghi 10 secondi in contemplazione attiva: "Errore imprevisto".
C'erano almeno tre segnali ad indicare che si trattava di un "Errore": la caption sulla barra della finestra diceva: "Errore"; un cerchio rosso con una X bianca iscritta, indicava senz'altro qualcosa che non va; e infine l'esplicito testo: "Errore imprevisto." non lasciava dubbi. C'era una errore.
A questo segnale non potevo rispondere che in un modo: cliccare sul pulsante "OK" (ho provato anche a chiudere la finestrella cliccando sull'icona in alto a destra: fa la stessa cosa dell'OK).
Non sapevo quale programma avesse generato quell'errore, di che errore si trattava e in che modo eventualmente porvi rimedio. Nulla di nulla, solo un laconico ed ermetico: "Errore imprevisto".
La questione poteva diventare filosofica. È nella natura dell'errore la sua prevedibilità? Se dunque l'errore diventa prevedibile, è ancora tale? Come è possibile determinare la prevedibilità di un errore e quando invece si rende necessario collocarlo nella categoria dell'imprevedibilità? Il problema sembrava indecidibile e forse il Teorema di Godel poteva confermarlo come tale.
È a questo che pensavo in quei dieci secondi che hanno separato la comparsa dell'errore dal click su "OK".
Vedendo però che dopo l'OK, tutto ha continuato a funzionare normalmente, ho concluso che non si trattava proprio di un errore, ma di uno strafalcione di usabilità come purtroppo molti se ne trovano in giro per sistemi operativi e software sviluppati con colossali investimenti e con il coinvolgimento di centinaia di programmatori, fior di professionisti e designer. Insomma, l'errore vero era del programmatore che non ha saputo comunicare in modo corretto e usabile l'errore "imprevisto" che in quel momento era intervenuto. Niente implicazioni filosofiche, purtroppo, semplicemente un enorme "baco" del programmatore di turno, probabilmente non sufficientemente coadiuvato da un esperto di usabilità nella progettazione di quella comunicazione di errore.
Ebbene sì, è necessario saper progettare anche la comunicazione, e soprattutto quella degli errori o degli eventi anomali che possono intervenire durante il regolare funzionamento di un software.
Ecco un altro esempio di madornale errore di usabilità molto frequente nei software che usiamo ogni giorno: le voci di menù disattivate. Fateci caso: aprite un qualunque programma, Microsoft Word, ad esempio, o il suo omologo di OpenOffice, e provate ad esplorare le voci e le sottovoci dei menù. Ci sono alcune voci attivabili e selezionabili, altre invece appaiono tipicamente in grigino e non sono selezionabili. Ci siamo talmente abituati a questa cosa che forse neanche ci rendiamo conto di quanto sia malfatta. Comprendiamo infatti che quella particolare voce è in quel momento inibita perché non ci sono le condizioni per essere attiva. OK: ma quali sono le condizioni per rendere attiva quella voce?! Ovvero: perché ora è disattiva?!
Supponiamo che volessi esportare un lavoro, ma la voce "Esporta..." c'è ma non è attiva, appare infatti in "grigino". Intuisco che prima di esportare dovrei fare qualcos'altro, ma cosa?! Nessuno e niente mi dice che diamine dovrei fare (o non fare) per rendere attiva la voce "File->Esporta..."
Non ci resta che andare un po' a casaccio per menù e impostazioni e infine, ma proprio infine, lanciare l'help e provare a cercare la soluzione scrivendo: "esporta". Soluzione che spesso non ha nulla a che fare con quello che andavamo cercando. Ma questa è un'altra storia.
Un altro esempio di errore di usabilità? I programmi che rubano il "focus" di mouse e tastiera.
Tipicamente gli antivirus o in generale i sistemi di notifica di eventi quali gestore dei processi di stampa, email, eccetera, se ne impippano di quello che noi in quel momento stiamo facendo e decidono che tutta la nostra attenzione e interesse deve essere rivolta a loro. E lo fanno non solo facendo apparire un fragoroso, insistente e ingombrante "pop-up", ma persino prendendo il controllo del sistema mettendosi loro in primo piano e passando il programma che stavamo usando in secondo piano.
Può capitare così che mentre magari stavamo scrivendo un documento, all'improvviso appare una finestra di pop-up, un avviso magari dell'antivirus o altro del genere, e ciò che stavamo scrivendo viene continuato involontariamente non più sul documento ma sulla finestra di pop-up. Se siamo sfortunati, in quel momento magari stavamo inserendo uno spazio: la barra spaziatrice ha l'effetto di dare un click al pulsante di default presente sulla finestra ed ecco che ci troviamo ad aver dato l'OK ad un avviso che non abbiamo fatto in tempo a leggere, apparso all'improvviso e di cui non sappiamo più nulla. L'OK infatti ha fatto chiudere la finestra e chissà ora cosa starà accadendo. Se vi va bene avete semplicemente interrotto il traffico Internet, se vi va male avete confermato il riavvio del sistema senza aver avuto il tempo di salvare la parte di documento che fino ad allora eravate riusciti a scrivere. In ogni caso: un disastro.
Il peggio poi è che siamo noi sistematicamente a sentirci in colpa esclamando: "uh! Che pasticcio ho fatto?!?", senso di colpa continuamente alimentato dalle pessime comunicazioni di interfaccia, specie di Windows:
- "il programma ha eseguito un'operazione non valida e sarà terminato"
(mamma mia! Povero programma, pena di morte senza appello) - "vuoi inviare i dati dell'errore?"
(subdolo invito alla delazione, che per solidarietà con il programma nessuno accoglie, ci mancherebbe, magari poi se la prendono con noi: omertà) - "tre minuti alla fine del processo..."
(mizzica, tre minuti per un processo! Altro che la giustizia italiana...) - "attendere, arresto del sistema in corso..."
(qui ormai ci immaginiamo due carabinieri che portano via il malcapitato computer messosi incautamente sotto le nostre mani) - "ora puoi spegnere il computer"
(certo, perché se lo spegnevi prima ti arrivava una mazzata sul groppone materializzata direttamente dal monitor).
A fine giornata il senso di scoramento, colpa e frustrazione è grande. Abbiamo rovinato intere famiglie di software e non ci resterà altro che invocare la clemenza della corte e scrivere una lettera di perdono a Bill Gates ;)
E voi? Vi sono mai capitati strani fenomeni ai limiti del paranormale usando un computer? (ad esempio: spegnimenti spontanei, ultimamente sempre più frequenti e diffusi). Vi siete mai imbattuti in comunicazioni incomprensibili o sibilline? Avete mai litigato con un programma? Vi siete scoperti a rivolgergli la parola come se fosse una creatura dispettosa e infame?
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I commenti precedenti
Giancarlo Luciolig - 01/11/2007 18:05:51
Diveretente come al solito. Altro che se mi è capitato, anzi mi capitano continuamente le stesse situazioni da te descritte.
Spesso amici meno esperti mi chiamano allarmati per dirmi che gli è capitato questo o quell'altro ... errore imprevisto... La cosa più interessante è che io li disarmo completamente dicendo sempre... stai tranquillo, non è successo niente, continua pure (e loro) ma? tranquillo il problema è di ... Bil Gates!
Caianiello Salvatore - 31/10/2007 17:27:46
Insomma qualcuno sa dirmi cosa si deve fare di fronte alla dicitura:Errore nella visualizzazione della pagina.?
annarita ruberto - 13/10/2007 13:59:17
Ciao, Francesco, mi inserisco qui con una domanda: Esiste un sistema operativo "tecnicamente" migliore di un altro? Se sì o se no, potresti essere così gentile da fornire una spiegazione tecnica, ma accessibile ai non addetti ai lavori? Cosa, tra l'altro, che ti riesce in modo superbo.
Forniresti a me sicuramente, ma credo anche ad altri, delle certezze circa questo tormentone infinito.
Grazie
Annarita Ruberto
Carlo Polidori - 27/07/2006 10:47:33
Come per Francesca Bar anch'io do sempre la colpa alle mie scarse conoscenze informatiche.Ora sto cercando di capire se puoi migliorarmi o sono talmente scarso che sarebbe meglio riprendere carta e penna......complimenti per quello che fai
saluti
Carlo Polidori
www.carlopolidori.it
Francesca bar - 13/06/2006 23:22:39
Sai più di una volta ho litigato con una progamma e gli ho pure parlato, ma non in modo sempre conveniente...
Solo che non essendo un'esperta web ho sempre dato la colpa alla mia non-competenza nell'uso del pc. Queste tue parole mi consolano e credo consolino anche altri che hanno provato come me le stesse sensazioni. ciao
rosetta - 13/06/2006 21:33:13
Eh, sì! Non ho proprio litigato con i programmi e col computer, però una buona dose di rabbia l'ho digerita più volte... ma vediamone il lato positivo: senza questi messaggi sibillini avrei imparato ad avere quella certa prudenza che permette di procedere?
I messaggi, anche se accompagnati dalle più "buone" spiegazioni (numeretti in codice, per esempio), saranno sempre arabo per me, ma qualche effetto lo ottengono sempre: per evitare di vedermeli sbattere in faccia, devo ricercare strategie, no?
Al prossimo errore! ;)
ida - 12/06/2006 19:14:50
caro esperto web, combatto già da un bel pò con un terroristico schermo blu che mi avverte che ha spento tutto altrimenti al mio pc sarebbero capitati guai apocalittici, e per convincermi elenca una serie di codici numerici che sono arabo assoluto.
L'unica cosa che sono venuta a sapere è che c'è un software che non gli piace.... ma da quì a sapere quale ... diventerò vecchia
Lina Rechichi - 12/06/2006 19:14:18
Da tempo ritengo che i computer siano pazzi scatenati!
Questo dopo aver superato una lunga fase in cui pensavo che di ogni problema fosse sempre colpa mia ;)
una cosa che trovo positiva è che non guardano in faccia nessuno, fanno dispetti a chi li accende per la prima volta come ai maggiori esperti.
In fondo sono molto democratici!
Lina
umberto santucci - 12/06/2006 16:23:35
il computer ha un'anima, ed è napoletana. QUando gli chiediamo di fare qualcosa può sorriderci e cantarci una canzone, oppure può dirci "nunn'o faccio, pecché me fa scuorno!"